Ghirigoro,ghirigoro...che nome buffo

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view post Posted on 21/12/2011, 20:22
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Vivrò sempre dietro la vostra ombra, è inevitabile

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Kathleen era pensierosa.
La madre adottiva e il fratellastro le avevano dato un modesto sacchettino di galeoni e la totale libertà per Diagon Alley, e tutti questi permessi la facevano insospettire: lasciarla andare da sola per un paese così vasto? con dei soldi? senza nessuno a controllarla, a dirle cosa fare, e imporle i consueti e restrittivi limiti? Dove stava il trucco?!
"Pensaci. Probabilmente non vogliono far sapere che hai a che fare con loro. Non possono permettersi che la comunità magica veda una cicisbea come te insieme al giovane Lord e la sua mammina nobile fino al midollo, con sangue puro da generazioni. Nononono, è inaccettabile" le fece notare una vocina pragmatica e concreta, e Kath abbracciò subito la sua idea. "Ciò non toglie che mi abbiano concesso tutta questa libertà" si rispose, facendo spallucce con un sorrisetto sulle labbra rosa.
Tirò fuori dalla tasca del mantello blu notte il sacchettino con il denaro, e lo fece tintinnare. "E mo cosa ci faccio con questi?" si domandò, e la sua mente, pronta a bloccarla da fantasie assurde, le ricordò la lista degli oggetti da portare a Hogwarts.
-Oh, giusto!- sussurrò, bloccandosi nel bel mezzo della strada. Un ragazzo sui diciotto anni le venne a sbattere da dietro, maledicendola con un linguaccio piuttosto volgare. -scusa,scusa!- esclamò esasperata, alzando gli occhi al cielo. Diamine, era colpa sua, poteva anche guardare dove stesse andando....
Spostandosi un po' dal centro della stradicciola, frugò nelle tasche in cerca di una pergamena spiegazzata e macchiata di caffelatte; gli occhi le caddero sulla lista dei libri di testo, i più costosi e i più importanti nella lista delle cose da comprare (a parte la bacchetta, ma per quella era a posto):
Tutti gli allievi dovranno avere una copia dei seguenti testi:
Manuale degli Incantesimi, Volume primo, di Miranda Gabula
Storia della Magia, di Bathilda Bath
Teoria della Magia, di Adalbert Incant
Guida pratica alla Trasfidurazione per principianti, di Emeric Zott
Mille erbe e funghi magici, di Phyllida Spore
Infusi e pozioni magiche, di Arsenius Brodus
Gli Animali Fantastici: dove trovarli, di Newt Scamandro
Le Forze Oscure: guida all'autodifesa, di Quentin Trimble

Lesse, e ripiegò con cura il foglietto ingiallito. Doveva chiedere in giro qualche indicazione, non era sicura di arrivarci senza un aiuto.
-Dunque, vediamo... lì ci sono dei cartelli in legno...- mormorò, avvicinandosi con aria sperduta alle indicazioni. "A destra, Nocturn Alley... mmm, no, non credo sia il posto giusto, ha un nome così sinistro...".
Piuttosto nervosa, la ragazzina tentò un agguato a una passante, una donna sulla cinquantina dall' aria innocua: -Ehi, mi scusi signora...- cominciò, ma quella subito le lanciò un' occhiataccia e la corresse con un sibilato: -...signorina...-. Kathleen sbatté le palpebre corrugando le sopracciglia, ma non fece obiezioni. -D'accordo. Mi scusi, signorina, sa dirmi dove posso trovare una libreria...?- chiese con tono delicato e molto cortese, cercando di farsi perdonare per la gaffe di prima.
-Come sarebbe? Non hai mai sentito del Ghirigoro? Non sai arrivarci? ... non sarai mica una Nata Babbana, lasciata senza accompagnatore!!- s' inorridì la donna, guardandola con disapprovazione.
-No, no, mia.. ehm, madre, ha accompagnato mio... ehm, fratello, a comprarsi la divisa e mi hanno detto di cavarmela da sola...- rispose in fretta, storcendo la bocca quando dovette nominare la tanto detestata falsa parentela.
-Allora non esci molto di casa, eh? Allora, prendi questa stradicciola a destra e vai sempre dritta, fermati all' insegna "Ghirigoro" sulla sinistra, ok? Non molto distante dalla sartoria di Madama Mc.Clan...- le spiegò, e dopo tanti ringraziamenti e formalità, Kathleen prese la sua strada.
L' insegna di legno era scritta con una scrittura elegante e un po' farzosa, piena appunto di ghirigori a chiocciola. Entrò nel negozio e sentì subito un senso di claustrofobia: era zeppo di gente, che s' accalcava e parlava facendo diventare tutto un vortice schiamazzante.
Sospirando, la piccola Kath s' insinuò fra schiene, bambini e gambe facendosi strada con un machete invisibile verso il bancone. La coda era lunga eterna.
Spazientita, la saltò bellamente, infilandosi appena in tempo prima del turno di un povero ometto paffuto, fregandogli così il posto senza che lui emettesse una parola.
-Buongiorno, signora! Sono al primo anno ad Hogwarts, ho bisogno di tutti i libri della lista... ce l' ho qui, se le serve- esclamò vivacemente, tirando fuori la pergamena malconcia.

Edited by ¶_GäTTåRâ•Pàžžá_¶ - 5/9/2012, 11:33
 
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view post Posted on 28/12/2011, 19:24




La campanella tintinnò, ormai per la millesima volta nella giornata; erano gli ultimi gironi di agosto e gli studenti si preparavano ad inziare un nuovo anno scolastico ad Hogwarts, facendo gli ultimi acquisti.
Miss Arboree, particolarmente attiva e arzilla quel giorno, alzò lo sguardo sovrastando la lunghissima coda che le si snodava davanti, cercando di intravedere l'ultimo arrivato. La vista era però bloccata d uno stangone di 2 metri e passa, che con fare arrogante continuava a sistemarsi i baffi bionfo platino.
La donna fece spallucce e continuò a consegnare malloppi di libri ai numerosissimi clienti: tutti frettolosi, arroganti, scortesi...
Per ciò si ridestò, come per magia, quando udì la voce allegra e vivace di una ragazzina. Era molto carina, gli occhioni verde brillante e una pergamena sgualcita alla mano.
-Buongiorno! Ah sì, primo anno ad hogwarts....non occorre la lista, cara, ormai li so a memoria quei libri!- rispose cordiale, sorridendo per il primo cliente gentile della giornata.
Avrebbe tanto voluto una figlia così, allegra e solare...ma purtroppo, zittella era e zittella sarebbe rimasta. Scacciati questi pensieri dalla testa, si voltò e prese una delle tante pile già aincartate di libri, sotto lo scaffale "Primo anno, Hogwarts".
-Ecco a te, cara! Fanno 77 galeoni...camera blindata?- chiese poi, poggiando l'involucro di tomi sul bancone e preparandosi a scrivere sulla pergamena.
 
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view post Posted on 29/12/2011, 14:17
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Comparve così una donna anziana, con i capelli grigi tenuti in una crocchia elegante, ma non perfetta: qualche ciuffetto le si sparava di qua e di là, boccoli canuti ribelli, probabilmente per il troppo movimento della giornata.
Era così pieno zeppo di clienti che doveva aver faticato parecchio, povera vecchina. Il volto austero, ormai così solcato dalla vetustà tradiva però un' antica bellezza; da giovane doveva essere stata una donna piacente.
Rispose al suo saluto con un sorriso, e in men che non si dica, poggiò un grande pacco di libri sul bancone.
Era impressionante come quelle braccina sollevassero con nonchalanse estrema un così voluminoso quantitativo di libri dall' aria pesante.
Strabuzzando gli occhi a quella vista, Kathleen immaginò la donna davanti a lei campionessa di lancio del peso, e quasi scoppiò a ridere alla vista di quella anziana gracilina in mezzo ad armadi muscolosi e pelati.
-Uh, che servizio efficiente!! 77 galeoni..? però, caspita.. hanno alzato i prezzi vero? eh, c'è crisi, c'è crisi..- mormorò, e scosse la testa. Acciderbolina, sarebbe stato difficile ora fare gli altri acquisti. Avrebbe dovuto risparmiare al massimo.
La divisa l' avrebbe presa sicuramente di seconda mano, non c' era altra soluzione. Anche pergamena scadente... e una penna d' oca avrebbe potuto intascarsela alla Villa, tanto non se ne sarebbe accorto nessuno.
-Camera blindata numero due!- aggiunse, prima di dimenticarsene e far ripetere le cose due volte alla poveretta.
"Dovrò fare a meno dell' animaletto domestico, accidenti, mi sarebbe piaciuto un bel micione..." pensò, scrollando le spalle. Estrasse dal sacchetto le monete e le diede alla commessa.
 
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view post Posted on 29/12/2011, 16:00




La signora Arboree scrisse, con una calligrafia minuta e allungata, la camera blindata della ragazza e la spesa. Poi sorrise all'osservazione della giovane:
-Eh già...anche per noi è un problema, abbiamo sempre meno clienti, quando non si tratta di libri scolastici...- bofonchiò rattristata e rassegnata, riponendo nel calamaio la penna d'oca.
-Ecco a te, ragazzina! Buona fortuna ad Hogwarts! Approposito...in che casata pensi di essere smistata, cara?- chiese poi, gli occhialetti a mezzaluna che le scivolavano lentamente sulla punta del naso, sporgendosi oltre il bancone per sentire meglio la risposta. Si sa che le vacchine, seppur silenti, sono molto curiose...
 
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view post Posted on 20/8/2012, 18:59
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Kathleen annuì con aria grave quando la donna le confessò la mancanza di clienti, escluso il periodo pre-scolastico; in realtà non sapeva bene cosa risponderle, quindi fare qualche gesto poteva accontentarla.
Per distoglierla dall' imbarazzo di aggiungere qualcos' altro, la commessa le domandò in che Casa avrebbe voluto finire una volta arrivata ad Hogwarts.
Lei rimase un attimo interdetta, assumendo un' aria pensierosa. -Non saprei- ammise, allungandosi per afferrare i voluminosi volumi. Quasi cadde per terra sotto il loro peso, ma si riprese abbastanza in fretta per non finire a piedi all' aria e, soprattutto, non farli rotolare tutti sul pavimento. -Penso che mi piacerebbe Corvonero. Dovrebbe essere bello venire riconosciuti per l' intelligenza, la migliore delle qualità- continuò, immaginandosi con una cravatta nera e blu attorno al collo. -Il Coraggio a volte è sinonimo di impetuosità, che solitamente non porta da nessuna parte. Quindi scarterei Grifondoro- ragionò, dando sfogo ai dubbi che l' assilavano da settimane. Non aveva nessuno con cui parlarne, quindi accettò di buon grado l' attenzione della vecchina. -La Bontà tipica dei Tassorosso... non credo di essere adatta. Non ho proprio un carattere docile, quindi non penso finirò mai tra i Tassi-.
Mancava solo Serpeverde. La Casa dei Malfoy e dei Black, le uniche persone con cui fosse mai stata a contatto... e che, in tutta sincerità, non le piacevano affatto. Aveva sviluppato una certa antipatia per Serpeverde grazie Lucius e i suoi amici detestabili, quindi non l' aveva mai tenuta molto in considerazione. Non credeva le sarebbe piaciuto molto finire lì, in mezzo a tanti snob con la puzza sotto il naso maliziosi e alteri al contempo.
-Per quanto riguarda Serpeverde...- concluse. -... non so. Predilige l' astuzia, di solito, e una tendenza ad andare contro le regole. Il che potrebbe comportare un bene. Superare dei limiti imposti da altri, di solito, fa scoprire molte cose importanti. Ma i veri valori di Serpeverde è la purezza di sangue, e il mio non è puro. Quindi... si vedrà-.
Sorrise alla vecchietta per ringraziarla dell' ascolto, e con un: -Arrivederci!- le diede le spalle, trovandosi davanti decine di facce furiose che la guardavano male per aver fatto perdere tutto quel tempo a una delle poche commesse.
"Ehm... forse è il caso di darmela a gambe, prima che mi sfascino di botte!" pensò, e così, camminò barcollando dietro il peso dei suoi libri e incespicando più volte nel suo mantello. Forse era il caso di accorciarlo...
Tanto doveva passare per Madama Mc.Clan per la divisa, magari poteva farsi fare gratis pure quel lavoretto.
 
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