| Kathleen era pensierosa. La madre adottiva e il fratellastro le avevano dato un modesto sacchettino di galeoni e la totale libertà per Diagon Alley, e tutti questi permessi la facevano insospettire: lasciarla andare da sola per un paese così vasto? con dei soldi? senza nessuno a controllarla, a dirle cosa fare, e imporle i consueti e restrittivi limiti? Dove stava il trucco?! "Pensaci. Probabilmente non vogliono far sapere che hai a che fare con loro. Non possono permettersi che la comunità magica veda una cicisbea come te insieme al giovane Lord e la sua mammina nobile fino al midollo, con sangue puro da generazioni. Nononono, è inaccettabile" le fece notare una vocina pragmatica e concreta, e Kath abbracciò subito la sua idea. "Ciò non toglie che mi abbiano concesso tutta questa libertà" si rispose, facendo spallucce con un sorrisetto sulle labbra rosa. Tirò fuori dalla tasca del mantello blu notte il sacchettino con il denaro, e lo fece tintinnare. "E mo cosa ci faccio con questi?" si domandò, e la sua mente, pronta a bloccarla da fantasie assurde, le ricordò la lista degli oggetti da portare a Hogwarts. -Oh, giusto!- sussurrò, bloccandosi nel bel mezzo della strada. Un ragazzo sui diciotto anni le venne a sbattere da dietro, maledicendola con un linguaccio piuttosto volgare. -scusa,scusa!- esclamò esasperata, alzando gli occhi al cielo. Diamine, era colpa sua, poteva anche guardare dove stesse andando.... Spostandosi un po' dal centro della stradicciola, frugò nelle tasche in cerca di una pergamena spiegazzata e macchiata di caffelatte; gli occhi le caddero sulla lista dei libri di testo, i più costosi e i più importanti nella lista delle cose da comprare (a parte la bacchetta, ma per quella era a posto): Tutti gli allievi dovranno avere una copia dei seguenti testi: Manuale degli Incantesimi, Volume primo, di Miranda Gabula Storia della Magia, di Bathilda Bath Teoria della Magia, di Adalbert Incant Guida pratica alla Trasfidurazione per principianti, di Emeric Zott Mille erbe e funghi magici, di Phyllida Spore Infusi e pozioni magiche, di Arsenius Brodus Gli Animali Fantastici: dove trovarli, di Newt Scamandro Le Forze Oscure: guida all'autodifesa, di Quentin Trimble Lesse, e ripiegò con cura il foglietto ingiallito. Doveva chiedere in giro qualche indicazione, non era sicura di arrivarci senza un aiuto. -Dunque, vediamo... lì ci sono dei cartelli in legno...- mormorò, avvicinandosi con aria sperduta alle indicazioni. "A destra, Nocturn Alley... mmm, no, non credo sia il posto giusto, ha un nome così sinistro...". Piuttosto nervosa, la ragazzina tentò un agguato a una passante, una donna sulla cinquantina dall' aria innocua: -Ehi, mi scusi signora...- cominciò, ma quella subito le lanciò un' occhiataccia e la corresse con un sibilato: -...signorina...-. Kathleen sbatté le palpebre corrugando le sopracciglia, ma non fece obiezioni. -D'accordo. Mi scusi, signorina, sa dirmi dove posso trovare una libreria...?- chiese con tono delicato e molto cortese, cercando di farsi perdonare per la gaffe di prima. -Come sarebbe? Non hai mai sentito del Ghirigoro? Non sai arrivarci? ... non sarai mica una Nata Babbana, lasciata senza accompagnatore!!- s' inorridì la donna, guardandola con disapprovazione. -No, no, mia.. ehm, madre, ha accompagnato mio... ehm, fratello, a comprarsi la divisa e mi hanno detto di cavarmela da sola...- rispose in fretta, storcendo la bocca quando dovette nominare la tanto detestata falsa parentela. -Allora non esci molto di casa, eh? Allora, prendi questa stradicciola a destra e vai sempre dritta, fermati all' insegna "Ghirigoro" sulla sinistra, ok? Non molto distante dalla sartoria di Madama Mc.Clan...- le spiegò, e dopo tanti ringraziamenti e formalità, Kathleen prese la sua strada. L' insegna di legno era scritta con una scrittura elegante e un po' farzosa, piena appunto di ghirigori a chiocciola. Entrò nel negozio e sentì subito un senso di claustrofobia: era zeppo di gente, che s' accalcava e parlava facendo diventare tutto un vortice schiamazzante. Sospirando, la piccola Kath s' insinuò fra schiene, bambini e gambe facendosi strada con un machete invisibile verso il bancone. La coda era lunga eterna. Spazientita, la saltò bellamente, infilandosi appena in tempo prima del turno di un povero ometto paffuto, fregandogli così il posto senza che lui emettesse una parola. -Buongiorno, signora! Sono al primo anno ad Hogwarts, ho bisogno di tutti i libri della lista... ce l' ho qui, se le serve- esclamò vivacemente, tirando fuori la pergamena malconcia.
Edited by ¶_GäTTåRâ•Pàžžá_¶ - 5/9/2012, 11:33
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